Terremoti, vulcani, animali tropicali: se quando pensi all’isola degli dei ti vengono in mente scenari da apocalisse, questo articolo è quello che fa per te. Magari hai letto qualche spaventoso articolo di giornale, e adesso ti immagini una Bali piena di pericoli e rischi.
Vuoi sentire tutta la verità sull’isola degli dei, raccontata direttamente da chi ci vive da anni? E allora siediti, rilassati, e preparati a mettere da parte tutte le tue paure: vedrai che non c’è spazio per i timori, nella tua valigia per Bali.
La verità sui pericoli di Bali
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Permettici di iniziare con una piccola premessa.
Pensa ai suggestivi panorami dell’Islanda, alle vette maestose delle Ande in Sudamerica e della catena himalayana in Nepal. Alle celebri spiagge hawaiane, alle montagne innevate della Nuova Zelanda e del Giappone. E pensa anche all’Italia, con la sua immensa varietà paesaggistica che l’hanno resa una delle nazioni più celebri al mondo.
Cos’hanno in comune tutti questi paesi?
Se non lo sai, te lo diciamo noi: un’intensa attività geologica, fatta di vulcani attivi e movimenti tettonici costanti. È la terra, la vera artista e protagonista di tutta questa meraviglia. E amare questi paesi significa anche accettare tutto quello che la loro bellezza porta con sé, e viaggiare informati.
Rischi e calamità naturali
Tutto quello che vedrai a Bali – così come in tutta l’Indonesia – è frutto di movimenti e sbuffi della natura. Ed è proprio questa attività costante il segreto che le ha regalato l’aspetto mozzafiato che la rende ogni anno una delle mete preferite dei viaggiatori di tutto il mondo.
Le piogge tropicali, fatte di scrosci improvvisi e prolungati, sono un ingrediente essenziale per la vegetazione dell’isola, di un verde brillante davvero speciale. Sempre a loro si deve la bellezza delle risaie che hanno reso Bali così famosa. I vulcani sorvegliano le valli dall’alto, dipingendo di nero alcune spiagge della costa est e sud. Ma quali sono i pericoli di Bali, dell’Indonesia e delle sue isole?
Terremoti, tsunami e vulcani: la parola ai dati
L’Indonesia – al pari dell’Italia – è un zona a intensa attività sismica, situata all’interno della Cintura di fuoco del Pacifico. Si tratta di un’area geologicamente molto attiva che si sviluppa dalla Nuova Zelanda alla Russia, e dall’Alaska fino alla punta sud del Cile, nella quale avvengono oltre il 90% dei terremoti al mondo.
L’Indonesia è una delle nazioni che registra ogni anno il maggior numero di terremoti. Ciò è dovuto anche alle estese dimensioni di questa nazione, che si sviluppa lungo quasi due milioni di chilometri quadrati. Basta infatti contestualizzare il numero di eventi sismici in relazione alla superficie per comprendere quanto, in realtà, l’Italia abbia una densità di terremoti decisamente maggiore.
Nazione | Km2 | Terremoti 1900-2016 |
Proporzione terremoti / superficie |
Indonesia | 1.919.400 | 113 | 1 ogni 17.000 km |
Italia | 301.300 | 33 | 1 ogni 9.100 km |
Giappone | 377.800 | 61 | 1 ogni 6.200 km |
Grecia | 132.000 | 32 | 1 ogni 4.100 km |
Si possono prevedere i futuri terremoti?
Le domande che riceviamo più di frequente ci chiedono quanto sia sicuro visitare Bali e, più in generale, l’Indonesia, e se esista un modo per conoscere in anticipo l’eventualità che si verifichi un disastro naturale.
La risposta è no, i terremoti non possono essere previsti, qui come in nessun’altra parte del mondo. Così come vivere in Italia significa accettare il rischio di scosse anche piuttosto devastanti, lo stesso vale per paesi come l’Indonesia, il Cile e il Giappone.
Alcune nazioni sono riuscite, nel corso degli anni, a implementare le tecniche costruttive per migliorarne la resistenza ai terremoti. Si tratta tuttavia di paesi ad altissima densità abitativa (come il Giappone e il Cile), con numerosi grattacieli e palazzi molto alti, e risorse economiche e tecnologiche sufficienti.
La situazione attuale in Indonesia
L’Indonesia è un arcipelago composto da ben 17.508 isole, di cui 2.300 abitate. La gestione della sicurezza e dello sviluppo non solo non è facile, ma è anche logisticamente complessa.
L’intero arcipelago ospita circa 150 vulcani attivi, di cui tre sono presenti a Bali: lo stratovulcano Agung e le due caldere del Batur e del Bratan, quest’ultima dormiente. Abbiamo realizzato un approfondimento con una serie di informazioni utili su queste montagne, oltre a una telecamera sempre attiva per osservare lo stato del monte Agung.
Ogni anno le oltre 17.000 isole dell’arcipelago registrano una media di 2000 disastri naturali, un numero che comprende non solo terremoti, tsunami e vulcani, ma anche alluvioni e frane. Soltanto nel primo quadrimestre del 2019 sono stati registrati più di 1500 eventi idrogeologici, un incremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Di fronte a questa panoramica diventa forse più chiaro comprendere quanto sia complessa la gestione delle emergenze ambientali in un paese come l’Indonesia. Nonostante lo sforzo economico richiesto per la salvaguardia degli sfollati e nella ricostruzione, ogni anno vengono eseguiti numerosi interventi per migliorare la prevenzione e la gestione dei rischi.
Viaggiare sicuri a Bali: come rimanere aggiornati
Visitare l’Indonesia – così come qualsiasi altra nazione ad alto pericolo idrogeologico – significa partire con le idee chiare e avere consapevolezza della situazione generale del paese. Ed ecco perché abbiamo voluto condividere con te tutte queste informazioni.
Noi che viviamo qui da anni abbiamo imparato ad amare questo paese per la sua natura con tutto quello che comporta. E così vivono da sempre tutte le persone che abitano alle pendici dell’Etna, così come nelle zone altamente sismiche del centro Italia. Il governo indonesiano ha realizzato una applicazione gratuita per cellulare che ti consente di ricevere aggiornamenti costanti e ufficiali su tutte le emergenze e le allerte naturali.
L’app si chiama BMKG – come il nome dell’Agenzia nazionale di Meteorologia, Climatologia e Geofisica – e ti darà accesso a tutte le ultime notizie relative a vulcani, maltempo e terremoti. Si tratta di una mobile app completamente in indonesiano ma, con l’aiuto di Google Translate e un po’ di pratica, imparerai a comprenderne il funzionamento.
L’unica frase che devi tenere a mente è berpotensi tsunami: presente al fondo della grafica di ogni terremoto, significa “tsunami potenziale”. Per ogni terremoto il BMKG rilascia una nota specifica sul rischio di onde anomale; quando leggerai la dicitura tidak berpotensi tsunami significherà che non è stata rilevata nessuna possibilità di tsunami, e potrai così tranquillizzarti subito.
Un terremoto a casa nostra, nel “primo mondo”, ci fa meno paura, perché ci sentiamo più protetti e abbiamo la sensazione che i pericoli siano minori. La natura, però, è potente e imprevedibile ovunque nel mondo, e questo non deve farci smettere di viaggiare ed esplorare nuove mete. Bali non deve fare eccezione.
Bali durante la stagione delle piogge
La stagione delle piogge a Bali va da novembre a marzo, e in questo periodo le precipitazioni si fanno abbondanti e prolungate, con un aumento di umidità e zanzare.
Durante questa stagione l’isola rivela alcuni dei suoi migliori scenari, con le risaie ricolme d’acqua che riflettono i colori del cielo. Grazie anche alla minore presenza di turisti e ai costi più contenuti, può trasformarsi in un ottimo momento per visitare Bali evitando il turismo di massa.
Le piogge non rappresentano un vero e proprio pericolo, ma richiedono semplicemente un minimo di accortezza e buon senso. Ecco perché abbiamo comunque deciso di darti alcuni consigli per vivere al meglio la stagione umida.
#1 Guida con prudenza
Nei giorni di pioggia intensa le strade possono diventare molto scivolose, e sotto l’acqua scrosciante potrebbe nascondersi qualche buca pericolosa. Se non lo hai mai fatto prima, guidare nel vivo di un acquazzone tropicale può essere molto rischioso, soprattutto verso sera.
Avere massima concentrazione e guidare piano ti consentirà di ridurre i pericoli: durante diluvi improvvisi meglio fermarsi e aspettare che spiova. Ricorda che a Bali è vietato avere fretta. Quindi perché non approfittarne per fermarti e goderti l’acquazzone da spettatore?
#2 Occhio a fiumi e cascate
Quando piove ti sconsigliamo di visitare le cascate di Bali o di soggiornare vicino ai fiumi. Essi spesso diventano un’enorme massa di fango che ha ben poco di cristallino, e il rischio di esondazione è sempre dietro l’angolo.
Durante gli acquazzoni evita, se puoi, di percorrere le shortcut tra le risaie. Si tratta di stradine strette, spesso a una sola corsia, che offrono una scorciatoia alternativa alle strade principali. In caso di pioggia forte possono trasformarsi in un vero e proprio fiume: meglio un po’ di traffico, che ritrovarsi a galleggiare in una risaia!
#3 Zanzare e umidità
La stagione delle piogge porta con sé anche le zanzare e un aumento del rischio dengue. Ecco quindi i nostri consigli:
- porta in valigia una scorta di repellente tropicale;
- modera l’utilizzo di profumi e creme;
- non dimenticare porte e finestre aperte, e tieni l’aria condizionata accesa;
- fornelletti, piastrine e zampironi sono acquistabili anche sull’isola, ma ti consigliamo di portare sempre una scorta con te;
- fai particolare attenzione alla fascia oraria tra le 5 e le 7 di mattina e di sera, sono i momenti di maggiore presenza di zanzare.
La zanzara è il solo animale da cui, in realtà, devi cercare di difenderti il più possibile. Più numerose e attive durante la stagione delle piogge, le zanzare sono portatrici di virus: la dengue, causata dalle zanzare diurne, e la malaria, portata dalle zanzare durante l’orario di alba e tramonto. Leggi il nostro approfondimento su malattie e vaccinazioni in Indonesia.
Escursioni e tour
Parti alla scoperta della cultura e dei panorami di Bali. Trekking, escursioni, lezioni di surf e tanto altro, in compagnia di guide locali.
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Animali pericolosi
A Bali sono davvero pochi gli animali dai quali tenersi alla larga. Una specie pericolosa presente in tutta l’Indonesia è il serpente marino di Belcher. Fai attenzione a dove metti i piedi: difficilmente attacca l’uomo, ma è molto velenoso.
I serpenti di terra più pericolosi di Bali sono il cobra reale e il cobra sputatore, entrambi molto velenosi. Abbiamo però per te un’ottima notizia: le bisce, innocue e diffidenti, sono i soli serpenti che incontrerai con maggiore frequenza.
Un animale che potresti trovare con una certa facilità è il varano, una grossa lucertola che assomiglia a un piccolo drago di Komodo. Timorosi e per niente aggressivi, i varani tendono a vivere in prossimità di fiumi e risaie, ma difficilmente attaccano l’uomo.
Gli abitanti più comuni delle strade di Bali, invece, sono i cani randagi, e in alcune zone dell’isola le scimmie, come a Ubud, Uluwatu e Pemuteran.
Le scimmie sono animali curiosi e dispettosi; se riusciranno a rubarti qualcosa, non cercare di recuperarlo o di lottare. Quando gli animali si sentono al sicuro, non attaccano. Mantieni un comportamento appropriato, rispetta i loro spazi e non infastidirli: un loro morso può provocare infezioni anche gravi come la rabbia.
Buon senso e pericoli minori
Se hai già viaggiato in Asia, conoscerai già molte delle informazioni che stai per leggere. Esistono infatti alcune situazioni che sono tipiche di tutta questa parte di mondo, che è bene sapere per viaggiare con una maggiore consapevolezza. Se invece è la tua prima volta gioca d’anticipo: leggi i nostri consigli e pensa solo a goderti la tua vacanza in serenità.
Le insidie stradali: guidare a Bali sì o no?
Alcune strade di Bali sono molto trafficate e il modo di guidare in questa parte del mondo è completamente differente. Abbiamo già affrontato il tema della guida del motorino, ma a prescindere dal mezzo qui il codice stradale segue regole differenti.
La situazione diventa ancora più complicata se si decide di guidare la macchina. In luoghi trafficati l’uso dell’auto aumenta le ore di viaggio, e la presenza di shortcut complica le cose. Gli automobilisti locali affrontano le scorciatoie senza preoccuparsi del fatto che la carreggiata non preveda il transito di macchine.
Se non sai se noleggiare una macchina o uno scooter, considera che la seconda scelta è di certo la più pratica e comoda; se però non hai mai guidato un motorino assicurati di non fare scelte azzardate. Se guidare a Bali ti preoccupa ti suggeriamo di chiamare un autista, in auto o in scooter: con le applicazioni Gojek o Grab potrai chiamare il mezzo di trasporto e lasciare la guida a qualcun altro.
Il livello di criminalità sull’isola
Anche a Bali, come in qualsiasi altro luogo al mondo, possono verificarsi episodi di furto, soprattutto nelle zone molto turistiche. Di solito vengono prese di mira le ville e le guesthouse molto isolate, oppure quelle troppo centrali nelle aree urbane, ma si tratta di casi sporadici. I tentativi di furto più frequenti sono quelli del telefonino o della borsa mentre sei sullo scooter o stai camminando.
L’attenzione è fondamentale, qui come in qualsiasi altra parte del mondo. Non lasciare portafoglio o telefonino incustoditi, chiudi a chiave la stanza prima di uscire e non ostentare, come faresti in qualsiasi altra meta turistica.
Per quanto riguarda il pericolo attentati l’unico episodio registrato sull’isola risale al 12 ottobre 2002: l’esplosione di due bombe a Kuta Beach, una all’interno del Paddy’s pub e l’altra davanti al Sari Club, provocarono la morte di circa 200 persone.
Da allora non sono stati mai più registrati atti terroristici o allerte. L’Indonesia è una nazione fondata sulla tolleranza, valore rappresentato anche dal suo motto Bhinneka Tunggal Ika, che significa “Uniti nella diversità”. Questo dimostra quanto per il popolo indonesiano la multireligiosità e la diversità siano sinonimo di ricchezza.
In conclusione ci sentiamo di dirti che Bali è una località piuttosto sicura, i cui pericoli sono esattamente gli stessi di qualsiasi altra meta turistica del mondo. Il fatto che si tratti di un’isola situata all’interno di un vasto arcipelago a intenta attività idrogeologica, questo è un dato oggettivo che non puoi fare altro che accettare, come faresti per tante altre destinazioni di viaggio.
I suoi vulcani regalano albe mozzafiato, fanno perdere lo sguardo in panorami infiniti, dai laghi gemelli alla folta natura delle sue valli vulcaniche. Le spiagge dai mille colori o le scogliere a picco sul mare, saranno la cornice perfetta per i tuoi ricordi.
I fenomeni naturali che non possiamo prevedere né gestire, quelli che tanto ci spaventano, sono anche la forza di questi luoghi. Pensa a cosa sarebbe il Cile senza le Ande: avrebbe lo stesso fascino? Immagina il Brasile senza la Foresta Amazzonica. E l’Islanda rientrerebbe tra le mete preferite dei viaggiatori di tutto il mondo, se non avesse i suoi vulcani?
L’imponenza della natura continua a regalarci meraviglie. Bali ti aspetta per mostrarti tutta la sua bellezza, e catturarti con la sua magia.
Angelica Poggioli
A oggi il visto turistico permette di stare a Bali massimo 60 giorni. Con un visto business massimo 180 giorni.
Ciao Lory, non è possibile per legge che gatti e cani entrino o escano da Bali perché la rabbia è ancora presente sull’isola. Per un vacanza è sconsigliato quindi al 100%.
Per quanto tempo si può stare lì a vivere come turista?
Si possono portare gatti e cani?
Ciao Simone, che tipo di informazioni ti servono? Intanto ti consigliamo di leggere due articoli:
– https://www.vacanzeabali.it/viaggio-a-bali/vacanza-a-bali-con-bambini/
– https://vacanzeinindonesia.com/organizza-il-tuo-viaggio/indonesia-con-bambini/
Se hai bisogno di altro, scivi pure a info@vacanzeabali.it
Molto interessante, volendomi spostare e avendo una bambina piccola se potevate aiutarmi con più dettagli vi posso solo che ringraziare.